IL BILANCIO DI SOSTENIBILITA PER LE PARTECIPATE PUBBLICHE

Il bilancio di sostenibilità è diventato oggi uno dei documenti più attuali all’ interno del mondo societario e lo diventerà sempre di più a partire da gennaio 2024 quando sarà reso obbligatorio per molte altre grandi aziende. 

Questo non potrà non avere effetti a cascata anche sulle PMI che, seppur non obbligate, possono trarre evidenti benefici in termini pratici ed economici dalla redazione di questo documento. 

La positività di questo adempimento si può riflettere a fortiori sulle società partecipate pubbliche che intendano adottarlo, ma andiamo per gradi.

Che cosa è il bilancio di sostenibilità?

Il bilancio di sostenibilità è un documento rivolto a tutti gli stakeholder o comunque portatori di interesse verso l’azienda (dipendenti, fornitori, clienti investitori, finanziatori ecc..) che comunica gli impegni – e i risultati – presi nell’ambito della responsabilità d’impresa. 

Questo documento deve, quindi, fornire una rappresentazione della performance di sostenibilità di un’organizzazione relazionando sugli impatti positivi e negativi generati dalla propria attività nei cinque ambiti richiamati dal la direttiva 2014/95/UE ossia: lotta alla corruzione attiva e passiva, ambiente, personale, sociale, diritti umani. 

Si può comprendere, dunque, quanto sia un documento che fotografa e cristallizza l’impegno aziendale su temi sempre più attuali e rilevanti implicando l’assunzione di responsabilità (accountability) e la relativa sua comunicazione, in relazione al rapporto tra performance dell’organizzazione ed obiettivi dello sviluppo sostenibile. 

Quali sono i vantaggi del bilancio di sostenibilità?

Il riflesso pratico che si genera per le società è dato dal minor vincolo del capitale e da un evidente risparmio sui costi.

In relazione a quest’ ultimo aspetto si intende, nello specifico, un aumento delle probabilità di raggiungere gli obiettivi prefissati impegnando l’azienda in una rilevazione e  rendicontazione periodica di dati sulla gestione e sull’ andamento della stessa, un miglioramento dell’ efficacia e dell’ efficienza operative nonché una fidelizzazione del personale dipendente che si trova fortemente motivato da un ambiente di lavoro migliore.  

Queste caratteristiche del bilancio di sostenibilità e le sue positive conseguenze per le aziende che lo adottano non possono che essere, per una società pubblica, un motivo in più per adottarlo. 

Infatti, seppur vero è che l’esistenza del bilancio sociale si avvicina per certi aspetti alla medesima concezione, possiamo ritenere che il bilancio di sostenibilità sia una forma di evoluzione di quello sociale che essendo improntato totalmente alla trasparenza, si immedesima immediatamente con i principi pubblicistici. 

Si può comprendere dunque come, nel perseguire i suoi target principali in conformità agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), una società pubblica contribuisca inevitabilmente al miglioramento della vita delle persone che appartengono al gruppo sociale di riferimento, realizzando, così un interesse pubblico.

Se a questo si aggiunge il fatto che in caso di adozione sussistono potenziali agevolazioni economico-finanziarie ( con conseguenti ripercussioni positive in termini di investimenti per migliorare/aumentare i servizi erogati alla comunità interessata) si potenzia ancor di più il profilo di interesse pubblico che può assumere. 

Conclusioni

Concludendo è questo il motivo per cui la maggior parte delle società partecipate, seppur non obbligate dalla disciplina normativa, stanno adottando questa tipologia di documento che eleva gli interessi pubblici secondo criteri di sostenibilità, legalità e trasparenza e che rende gli enti pubblici in perfetta sincronia con l’evoluzione socio culturale che sta attraversando l’ Europa.