Business Model – L’Esempio virtuoso delle Startup
/in Strategic Management/di Matteo MarchesiniLa strategia all’interno di un’azienda è un tassello fondamentale con cui esprimere il proprio vantaggio competitivo nel mercato, ma quando ci si interroga su come rendere questo vantaggio duraturo ed economicamente sostenibile nel tempo, si finisce a parlare di business model.
Quando parliamo di business model, in sostanza, ci riferiamo ad un set di assunzioni e ipotesi (idealmente di lungo periodo), sulle quali le aziende di ogni settore pianificano i propri ricavi. Queste ipotesi riflettono nozioni sulle preferenze dei clienti, sul ruolo della tecnologia, sulla regolamentazione, sui costi e sui concorrenti di mercato. Spesso le aziende considerano (erroneamente) tali ipotesi intoccabili, finché qualcuno non se ne esce con nuove ipotesi, che funzionano meglio.
Ed è una realtà del recente periodo, quella per cui i business model sono diventati meno “duraturi” di prima. Una volta, business model e value proposition erano fissati per anni, e all’azienda era richiesto di eseguire gli stessi processi meglio dei loro concorrenti. Oggi, invece, i modelli di business sono soggetti a rapidi cambiamenti e, a volta, alla vera e propria distruzione. Il comune denominatore di questo cambio di passo è stato l’avvento e la pervasività della digitalizzazione che ha permesso alle aziende di costruire nuovi strumenti che aumentassero la competizione all’interno di tutti i mercati.
Oggi, le aziende se vogliono sopravvivere devono essere in grado di creare modelli di business che si basino su ipotesi puntuali, suffragate da dati oggettivi e che quindi siano in grado di cambiare, al cambiare del mercato in cui operano. Iterare per innovare è il mantra da adottare per costruire un business model capace di navigare la complessità del sistema economico contemporaneo e costruire un vantaggio competitivo che sia duraturo.
Una categoria che ha la possibilità di approcciare il mercato in questa maniera virtuosa sono le startup, aziende che ancora non hanno trovato la quadra attorno al proprio business model e che per loro natura sono prone alla sperimentazione e all’iterazione e attente a testare il mercato. Questo mix rappresenta un vantaggio rispetto a realtà già stabilite nel mercato, perché lo sforzo per abbracciare il processo di iterazione finalizzato all’innovazione può essere costruito by design dal giorno 0. Questo approccio consente di risparmiare tempo, risorse e di minimizzare i rischi associati all’investimento in un business model non adeguato apportando modifiche tempestive.
La componente più importante rimane quella di analisi del mercato. Testare un business model significa che a partire da un’idea BM si:
Per main proposition s’intende l’ipotesi principale su cui si regge il modello di business. Nel caso di un negozio di riparazione per computer, la main proposition sarà la vendita del servizi di pronto intervento per la riparazione dei computer. In riferimento alla minor proposition, s’intende servizi accessori che caratterizzano la riparazione dei computer ma non la definiscono; in questo senso il negoziante potrebbe provare a definire un prezzo diverso nel caso in cui sia un problema di hardware o software, ancora potrebbe vendere pezzi di ricambio per sostituzione invece che ripararli, oppure implementare la vendita di accessori utili (tipo mouse o casse audio) da vendere successivamente alla riparazione. Queste caratteristiche descrivono l’attività principale che è fornire un servizio di pronto intervento per la riparazione del computer e aiutano il commerciante a capire qual è il “gusto” del mercato e in che modo la main proposition debba essere declinata perché gli garantisca il vantaggio competitivo maggiore (misurato in termini di revenue rispetto ai competitor).
Le startup rappresentano un segmento che, per necessità, si trova ad adottare un metodo che risulta efficace tanto per le sue esigenze che per quelle di aziende più mature e già avviate. Adattare il business model in base ai feedback degli utenti e ai dati raccolti sul mercato è la chiave che consente di adottare una traiettoria di crescita più solida e assicurarsi una permanenza duratura all’interno del proprio settore.
Laureato in Business Administration all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con una tesi in “Come la tecnologia blockchain può abilitare la creazione di nuovi modelli di business per le aziende”.Vai al Profilo