Scraping e Intelligenza Artificiale Generativa: l’informativa del Garante Privacy

La raccolta automatizzata di dati online, comunemente nota come web scraping, è diventata una pratica diffusa in molti settori per l’analisi dei dati e lo sviluppo di applicazioni basate sull’intelligenza artificiale generativa (IAG). Tuttavia, questa pratica solleva importanti questioni legali, soprattutto in relazione alla protezione dei dati personali. Lo scorso 20 maggio  il Garante per la protezione dei dati personali italiano ha emesso delle linee guida specifiche che forniscono indicazioni sulle misure da adottare per mitigare i rischi legati al web scraping. Questo articolo esamina in dettaglio le nuove linee guida, esplorando le implicazioni legali e le migliori pratiche per conformarsi alla normativa.

Cos’è il Web Scraping?

Il web scraping è il processo di estrazione automatica di dati da siti web utilizzando software specifici, noti come scraper. Questi programmi possono navigare automaticamente tra le pagine web, raccogliere dati strutturati e non strutturati, e salvarli per ulteriori analisi. Il web scraping può essere eseguito attraverso vari metodi, tra cui:

  • Parsing HTML: Analisi del codice HTML delle pagine web per estrarre informazioni specifiche.
  • APIs: Utilizzo di interfacce di programmazione per accedere ai dati offerti dai siti web.
  • Bot: Programmi automatizzati che simulano la navigazione umana per raccogliere dati.

Rischi Associati al Web Scraping

Sebbene possa avere applicazioni legittime, come la raccolta di informazioni per analisi di mercato, è spesso associato a usi meno leciti, come il furto di dati personali per scopi commerciali o addirittura fraudolenti. L’uso indiscriminato del web scraping può infatti comportare vari rischi legali e di sicurezza come:

  • violazione della Privacy: La raccolta di dati personali senza consenso può violare le normative sulla privacy, come il GDPR.
  • abuso dei Termini di Servizio: Molti siti web vietano il web scraping nei loro termini di servizio, e la violazione di queste condizioni potrebbe comportare azioni legali.
  • Sicurezza dei Dati: La raccolta massiva di dati può esporre le informazioni a rischi di sicurezza, come l’accesso non autorizzato o l’uso malevolo dei dati.

La nota informativa del Garante Privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali ha recentemente pubblicato un documento che fornisce indicazioni per gestire i rischi legati al web scraping. L’informativa si concentra su diversi aspetti che gravitano intorno alla protezione dei dati personali e la conformità alle normative esistenti. Di seguito sono riportate le principali raccomandazioni:

  • Creazione di Aree Riservate: una delle misure suggerite è la creazione di aree riservate sui siti web, accessibili solo previa registrazione. Questa pratica riduce la disponibilità di dati personali al pubblico generico e può costituire una barriera contro l’accesso indiscriminato da parte dei bot. In questo modo sarà inoltre possibile monitorare chi accede ai dati e in quale misura, migliorando la tracciabilità e la responsabilità in capo all’utente. D’altro canto, è fondamentale che la raccolta dei dati per la registrazione sia proporzionata e rispetti il principio di minimizzazione dei dati.
  • Clausole nei Termini di Servizio: l’inserimento di clausole specifiche nei Termini di Servizio che vietano esplicitamente l’uso di tecniche di web scraping è un altro strumento efficace. Queste clausole possono fungere da deterrente e fornire una base legale per agire contro chi viola tali condizioni.
  • Monitoraggio del Traffico di Rete: implementare sistemi di monitoraggio per individuare flussi di dati anomali può aiutare a prevenire attività sospette. L’adozione di misure come il rate limiting consente di limitare il numero di richieste provenienti da specifici indirizzi IP, contribuendo a ridurre il rischio di web scraping eccessivo o malevolo.
  • Interventi Tecnici sui Bot: il documento suggerisce anche l’uso di tecniche per limitare l’accesso ai bot, come l’implementazione di CAPTCHA o la modifica periodica del markup HTML delle pagine web. Questi interventi, sebbene non risolutivi, possono rendere più difficile l’attività di scraping.

Conclusioni

L’informativa del Garante per la protezione dei dati personali rappresenta un passo avanti significativo nella regolamentazione dell’uso del web scraping e della protezione dei dati personali. Per i gestori di siti web e piattaforme online, è cruciale adottare le misure raccomandate per garantire la conformità normativa e proteggere i dati personali degli utenti.

La conformità alle normative sulla protezione dei dati non è solo un obbligo legale, ma anche un elemento fondamentale per costruire e mantenere la fiducia degli utenti. Le aziende devono essere proattive nell’adozione delle migliori pratiche per la protezione dei dati e nel monitoraggio delle evoluzioni normative.

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