Deep dive nella cybersec: exploits

In termini generali, un exploit è una serie di azioni eseguite per trarre il massimo beneficio da una risorsa preesistente.

Nella cybersecurity potremmo definire un exploit come un pezzo di software, un chunk di dati o una sequenza di comandi che sfrutta un bug o una vulnerabilità al fine di causare un comportamento non previsto o non prevedibile su software o hardware del computer. Ciò può includere la fuga di dati, l’escalation dei privilegi, l’esecuzione di codice arbitrario (spesso utilizzato come parte di un attacco zero-day), attacchi denial-of-service e virus.

Per andare ancora più a fondo, questo termine viene utilizzato per descrivere l’uso di istruzioni software di basso livello che vanno oltre la funzione o la progettazione prevista di un programma informatico.

Gli hacker sono sempre alla ricerca di vulnerabilità. Utilizzano gli exploit per ottenere dati personali, come numeri di carte di credito, accessi a conti bancari, numeri di previdenza sociale e ogni tipo di informazione sensibile.

Il vettore più comune per un exploit è l’iniezione:

  • Un’iniezione SQL, in cui un malintenzionato (o qualcuno che si spaccia per tale) inietta codice dannoso in un campo di immissione per estrarre dati da un database.
  • Un attacco XSS, in cui un malintenzionato inietta bit dannosi nel codice sorgente di un sito web per estrarre dati dal database o dal server del sito.

Exploit famosi

Ci sono molti exploit e hack famosi: alcuni di quelli che hanno fatto più scalpore sono Heartbleed, Sony PlayStation Network Hack, Target Security Breach, Eternalblue (che ha dato il via alla tendenza del Ransomware).

Heartbleed è una vulnerabilità di OpenSSL scoperta il 7 aprile 2014: si trattava di un bug nel protocollo che permetteva agli aggressori di rubare informazioni dai server senza essere rilevati. Questo exploit ha colpito oltre il 66% di tutti i server web a livello globale, compresi siti come Yahoo!, Facebook, Google e Amazon.

Quello del PSN (PlayStation Network) di Sony è avvenuto anche prima: nel 2011 un gruppo di hacker ha rubato le informazioni personali di 77 milioni di account. Gli hacker sono stati in grado di farlo in seguito all’ottenimento dei dati di accesso al PSN da parte di un soggetto esterno che si era introdotto nella rete di Sony all’inizio dello stesso anno.

La violazione della sicurezza di Target (nota catena commerciale statunitense) si è verificata durante le festività natalizie del 2013 e ha visto il furto di 40 milioni di carte di credito dai suoi sistemi: in quel caso gli hacker hanno utilizzato un malware inviato ai POS di Target per rubare i dati delle carte mentre venivano inseriti nel sistema.

Un altro esempio famoso è stato l’exploit WannaCry, veicolato da Eternalblue, una vulnerabilità scoperta dall’NSA e tenuta segreta fino a quando non è stata trapelata da un gruppo chiamato Shadow Brokers. Si tratta di un exploit di sicurezza che colpisce Microsoft Windows e che, al momento della divulgazione, non era ancora stato patchato. L’exploit Eternalblue è stato uno degli exploit più pericolosi al mondo, venendo per creare alcuni degli attacchi ransomware più devastanti come WannaCry, NotPetya e BadRabbit.

Per capirne la pericolosità il ransomware è un tipo di virus che blocca i dati nel computer della vittima e richiede un pagamento per sbloccarli. Di solito si diffonde attraverso allegati di posta elettronica, download da fonti non attendibili o, in generale, attraverso una o più vulnerabilità del sistema.

Stare al sicuro

Con l’aumento del numero di persone e dispositivi connessi a Internet, è aumentato anche il numero di attacchi informatici: i criminali informatici sono sempre alla ricerca di nuovi modi per sfruttare le vulnerabilità del sistema.

Per prevenirli, è importante adottare misure per assicurarsi di non essere vulnerabili:

  • aggiornare sempre regolarmente il software e l’hardware
  • utilizzare password forti e cambiarle regolarmente
  • utilizzare l’autenticazione a due fattori quando possibile
  • installare una suite di sicurezza che includa una protezione antivirus e impostazioni di firewall che bloccano l’accesso al sistema da parte di programmi sospetti o dannosi.

Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante per gli utenti di Windows, ma ciò non significa che gli utenti Linux e macOS debbano sentirsi al sicuro: man mano che l’uso e la distribuzione di sistemi basati su Unix aumentano e guadagnano popolarità, aumentano anche le ricerche sui possibili vettori di attacco.

Gli aggiornamenti sono una parte fondamentale per mantenere il dispositivo protetto. Questi aggiornamenti non solo bloccano gli exploit, ma migliorano la sicurezza del dispositivo e lo proteggono dai vettori di attacco conosciuti: la maggior parte degli exploit più devastanti sono stati effettuati a causa di sistemi non aggiornati (anche dopo la distribuzione delle patch).

Internet è un mondo digitale che è sia benefico che dannoso. È stato creato per mettere in contatto persone di tutto il mondo, ma ha anche creato uno spazio per gli hacker per sfruttare le vulnerabilità, mettendo a rischio tutti coloro che non hanno una conoscenza adeguata del problema e dei rischi. Ecco perché è fondamentale imparare a proteggere la propria privacy e i propri dati e acquisire consapevolezza sulla sicurezza e sulle minacce online.

La conoscenza è potere, in questo caso il potere di difendere i propri dati da attacchi malevoli.